31/03/08

FESTA DELLA PARROCCHIA

La Festa annuale della Parrocchia, momento di riflessione, di riconciliazione, di preghiera e di ringraziamento al Signore, vissuto con il desiderio di crescere nella santità, cioè nella bontà e nella bellezza della vita.
Sabato 29 e domenica 30 marzo è stata celebrata la Festa della Parrocchia.
La ricorrenza dell'Annunciazione è sempre stata un momento fondamentale dell' azione pastorale dei frati agostiniani, con solenni celebrazioni nella chiesa e grande afflusso di fedeli da ogni parte della valle. Domenica alle ore 10,30, ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica il nostro vescovo Mons. Giovanni De Vivo, al termine i bambini del catechismo hanno reso omaggio alla Vergine Santa, con un canto. Un grazie "particolare " va esteso a tutti coloro che hanno collaborato e lavorato, offrendo il proprio tempo per la buona riuscita della festa. Preziosa, in questi giorni di festa, la presenza del Vicario Generale dell'Ordine Agostiniano: P. Giancarlo Ceriotti e di Fr.Massimo Monacelli della comunità di Firenze. A voi tutti..un sincero grazie da parte del Parroco e della comunità religiosa Agostiniana.

Domenica 30 Marzo...









29/03/08

Fiera in Selva...

La prima notizia che abbiamo della Fiera è del 1367,allorchè Coluccio Salutati ne fu eletto 'ordinatore'. Nel '700 si assistette ad una decadenza della Fiera, ma nell' 800 si ebbe una sua ripresa, tanto che la si definì 'la regina di tutte le fiere della Valdinievole'. Ancora oggi migliaia di visitatori convengono a S.Maria in Selva in occasione di questa festa, ( in particolare per il tradizionale acquisto di piante e alberi da frutto. La festa dell'Annunciazione della Vergine Maria (titolare della parrocchia) e la fiera hanno influenzato profondamente il divenire di S.Maria in Selva,imponendo il convento come luogo di specchiamento sociale.






Emozioni vissute...







Pesca di beneficenza...



19/03/08

Altare della Reposizione " Io sono il Pane della vita"...


Via Crucis Diocesana




" Luce siamo noi che brilla per il mondo per Te, se Tu rimani in noi Signore, qui con noi"

Martedì 18 Marzo, alle ore 21,00 si è svolta a Mntecatini Alto la Via Crucis Diocesana, presieduta da Sua Ecc.Mons.Giovanni De Vivo. Numerosa è stata la partecipazione di molti giovani.

17/03/08

Giovani: «Arrivederci a Sydney!»




Il saluto del Papa alle migliaia di giovani che domenica 16 hanno preso parte alla Messa nella Domenica delle Palme, XXIII Gmg di Angela Napoletano

È con un «cuore giovane» che bisogna avvicinarsi a Dio. Benedetto XVI lo ricorda durante l’omelia della Messa che, ieri, ha presieduto in piazza San Pietro per la solennità della domenica delle Palme che coincide con la celebrazione, a livello diocesano, della Giornata mondiale della gioventù. Il Pontefice parla ai fedeli che gremiscono l’area antistante la basilica Vaticana addobbata, per l’occasione, con ulivi e rami in fiore. «Insieme ai giovani di tutto il mondo andiamo incontro a Gesù – spiega il Pontefice –. Da Lui facciamoci guidare verso Dio». È a suggello di questo messaggio che più tardi, durante la recita dell'Angelus, il Papa ha salutato i ragazzi con un «arrivederci a Sydney!». Nella città australiana, a ricordarlo è lo stesso Benedetto XVI prima dell’Angelus, dal 15 al 20 luglio prossimo il Papa incontrerà i giovani di ogni Nazione.

L’invito del Santo Padre ad avvicinarsi a Dio con un cuore «libero», «aperto», «non ostacolato da pregiudizi», né «abbagliato da interessi», proprio come quello dei giovani, nasce dal racconto evangelico di Gesù che, osannato dai fanciulli, entra al Tempio di Gerusalemme. È a questa immagine che s’ispira la processione che, dopo la benedizione dei ramoscelli di ulivo, si snoda lungo i corridoi aperti tra la folla di piazza San Pietro: ad accompagnare il Santo Padre verso il sagrato ci sono, tra gli altri, 340 giovani. «Gesù aveva detto ai suoi discepoli che per entrare nel Regno di Dio avrebbero dovuto ridiventare come bambini – spiega Benedetto XVI commentando il Vangelo secondo Matteo -. Egli stesso, che abbraccia il mondo intero, si è fatto piccolo per venirci incontro».

Non è un caso, dunque, che la Messa con cui si inaugurano i riti della Settimana Santa sia stata tagliata a misura di “ragazzi”. Tipicamente giovanili, per esempio, i canti con cui il coro e l’orchestra della diocesi di Roma (diretti da monsignor Marco Frisina) animano la celebrazione. L’offertorio, ancora, è stato presentato da ragazzi e ragazze provenienti da diversi Paesi del mondo: dal Kazakistan al Brasile, passando per Italia, Romania ed Egitto. Ai giovani è dedicata anche un’intenzione della preghiera dei fedeli : «Perché lasciandosi rinnovare dallo Spirito Santo per mezzo dei Sacramenti – legge una ragazza in francese – abbiano una comprensione di Gesù sempre più approfondita per diventare suoi testimoni credibili e gioiosi nel mondo». Preghiera, quest’ultima, che aggancia il tema portante della XXIII Giornata mondiale della gioventù: “Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni”.

La misura della gioia con cui i giovani in piazza San Pietro, a centinaia, testimoniano Cristo è data dai cori e dagli applausi con cui accolgono le parole di Benedetto XVI. L’entusiasmo sembra far evaporare le paure di ogni giorno. «E’ facile dire “io credo” – dice Loriana Del Prà, architetto di 26 anni - ma testimoniare Cristo ai coetanei, al di là dei piccoli gesti, non è facile». La ragazza allude alla difficoltà di «confrontarsi con modelli troppo diversi». «Abbiamo paura di non essere capiti dagli altri giovani» aggiunge Germana Caputo, archeologa romana di 32 anni. Quello che Stefania Carnucco, insegnante 31enne in una scuola primaria della Capitale, cerca di far capire ai suoi colleghi è, spiega, «che Cristo non esaudisce i desideri, ma le preghiere». «Bisogna avere fede – insiste – e speranza». Giovani, testimoni di Cristo? È possibile, dice Francesco Antonio Caratù, educatore di una sezione romana della “Federazione europea Scout”, «ma non senza aver prima ricevuto l’esempio». «I ragazzi – continua - hanno bisogno di avvicinare, parlare, vedere e toccare chi, Cristo, l’ha già incontrato».

La parte migliore dei giovani, quella che Benedetto XVI chiede di «portare a Gesù Cristo» nel messaggio scritto per la Gmg di Sindey, è fatta di speranza, fede, voglia di cambiare il mondo. «La sofferenza di tanti bambini malati mi distrugge il cuore – racconta Fabiana Dell’Anno, 23enne del quartiere Tor Bella Monaca -. Vorrei fare qualcosa per loro ma mi sento impotente. Allora prego». Nella preghiera si rifugia anche Milena Palmitessa, 26 anni, quando pensa alle difficoltà che i giovani devono superare prima di poter metter su casa. «Vorrei una famiglia tutta mia – dice - unita nella fede proprio come quella in cui sono cresciuta». Tra i desideri dei giovani c’è anche la Gmg 2008. Mancano quattro mesi al raduno internazionale. E c’è chi ci pensa: «Sidney? – ripete sorridendo Francesca Carnucco, 21 anni -… Si spera».

16/03/08

XXIII Giornata Mondiale della Gioventù ... celebrata in parrocchia

Un grazie particolare va rivolto ai giovani, giovanissimi e collaboratori della parrocchia che con grande spirito di servizio hanno prestato la loro opera, per l'entusiasmo e dedizione dimostrati come sempre. Questo ha contribuito a rafforzare tra di noi l' amicizia e la collaborazione.





Domenica delle Palme...



15/03/08

CELEBRAZIONE DELLA DOMENICA DELLE PALME

La PACE comincia dal cuore...

Con la Domenica delle Palme o più propriamente Domenica della Passione del Signore, inizia la solenne annuale celebrazione della Settimana Santa, nella quale vengono ricordati e celebrati gli ultimi giorni della vita terrena di Gesù.
Oggi il Signore entra a Gerusalemme osannato ed esaltato dalla folla che lo accoglie con il lancio di rami di ulivo a titolo di affetto e di festosa accoglienza; anche noi ci associamo alla gioia dei Gerosolimitani, poiché stamattina, come raramente si verifica durante l'anno, le nostre chiese
pulluleranno di fedeli che, sgomitando l'uno conto l'altro, tenderanno ciascuno verso l'alto una palma o un ramoscello di ulivo. precedentemente intrecciato e adornato secondo le consuetudini locali.
Tutto ha il sapore della festa in questa mattinata ed è giusto che sia così.
Al termine della Messa, i fedeli portano a casa i rametti di ulivo benedetti, conservati quali simbolo di pace, scambiandone parte con parenti ed amici.

L'ulivo nella bibbia

Nel libro della Genesi troviamo la storia del Diluvio Universale e dell'opera di salvezza di Dio, con l'aiuto di Noè e della sua Arca. Dopo il diluvio, Noè mandò una colomba per vedere se le acque si fossero abbassate; al secondo tentativo la colomba tornò portando nel becco un rametto di ulivo come segno della fine del diluvio e della pace ristabilita tra Dio e l'Umanità (Genesi 6,5 - 22- 7,1-24-8,1-22). (Genesi 8,21; 9,11). Anche i profeti parlano dell'ulivo e lo descrivono come un dono generoso dell'amore di Dio (Amos, Gioele e Michea).

Ricordiamoci che il ramoscello d’ulivo è un simbolo e che ...

La PACE comincia dal cuore...
La pace è dono. Nasce quando il cuore si apre alla sorgente della vera vita. Lo scambio della pace è disponibilità a condividere tutto con i fratelli, soprattutto il dono della fede. Il Signore ci doni di sperimentare la bellezza di essere una sola cosa con Lui, tutti incamminati sulla strada della condivisione, pronti a fare della nostra vita uno strumento di autentica liberazione, incominciando dall’amore fraterno all’interno della nostra casa e comunità che ci aiuta a non cadere nella mentalità egoistica di questo mondo.Il gesto di pace sia impegno nella
fedeltà e accoglienza dell’altro come messaggero di amore e di riconciliazione.


Misericordia e verità si incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
La verità germoglierà dalla terra
e la giustizia si affaccerà dal cielo.

Sei tu, Signore, la nostra pace.



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S. Maria in Selva